Quotidianamente le persone, o in un bar, o in piazza, o sul web, o in altri luoghi comuni, affrontano discorsi politici, economici, sociali o di qualsiasi altro genere basandosi su notizie apprese dai mezzi di comunicazione. Purtroppo, alcune di queste informazioni sono false e/o infondate, perciò molte persone vuoi per pigrizia, vuoi per negligenza o vuoi per mancanza di competenze, credono a queste menzogne; pertanto, quali sono i motivi per cui dette informazioni vengono divulgate dai Media e inculcate nelle nostre menti, affamate di cultura?
In primo luogo, come riporta un interessante articolo comparso su ilPost, alcuni, non verificando l'autenticità delle notizie, le condividono e le pubblicano sui vari Social Network. In questo modo, le news si estendono molto velocemente sul web, soffocando di spazzatura la mente di molte persone. Altri invece sono consapevoli di pubblicare una bufala ma lo fanno per ricerca di sensazionalismo, ritenendo che faccia notizia più il falso ed esagerato che il vero e moderato. Ovviamente vi sono anche motivi economici dietro a tutto questo, speculando sull'ignoranza e credulità altrui.
Inoltre non mancano motivi di partigianeria politica: pubblicando bufale, molto accurate e ingannevoli, le parti interessate tendono a indottrinare masse sempre più cospicue di utenti. Tutto ciò potrebbe comportare un effetto boomerang, poichè la conoscenza della verità indurrebbe ad una perdita di credibilità.
Per di più, la produzione di bufale sul web può avere delle conseguenze importanti:
- inaffidabilità di internet come fonte di notizie credibili;
- fomentare discussioni, polemiche, paure, sgomento, denunce ecc..., soprattutto se riportate sui giornali tradizionali poichè acquistano più credibilità.
Ora immaginate una bufala del genere quanta preoccupazione, paura, disordine può creare:
"L'acqua di Roma è avvelenata per un attacco terroristico"
Fonte immagine:pixabay.com |
La notizia però si estese in pochissimo tempo in tutta Roma, per sms, per e-mail e persino su una radio locale (Radio Spazio Aperto). Ciò creò panico e disordine tra la gente. Pensate che al centralino del Comune di Roma giunsero in poco tempo circa tremila chiamate.
Le smentite durante tutta la giornata dagli enti interessati e dai ministeri competenti non mancarono ad arrivare e la situazione in breve tempo si ristabili'.
Antonio Melone
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